Pubblicato da: Paolo | 26/04/2013

Burkhard Heim e la Teoria del Campo Unificato

Burkard Heim (1925-2001). Cortesia da  www.yasni.de/.../heim/burkhard/burkhard-heim.htm

Burkard Heim (1925-2001). Cortesia da http://www.yasni.de/…/heim/burkhard/burkhard-heim.htm

In questo post riprendo le argomentazioni sul nuovo paradigma. Cercherò di sintetizzare alcuni concetti chiave nell’ opera di Heim, geniale fisico tedesco che era anche conosciuto e stimato da Albert Einstein.

Burkhard Heim (1925-2001) mostrò sin da giovane una spiccata propensione a elaborare teorie che sistema spingevano oltre le teorie correnti, nel tentativo di superare i limiti della teoria di Einstein e in generale della fisica della sua epoca. Il suo obiettivo, fin da bambino, era quello di scoprire un modo per realizzare i viaggi interplanetari o anche interstellari in tempi brevi.

La fisica di Heim e i mondi cabalistici

La teoria grazie a cui Heim divenne famoso (in particolare negli anni ’70 del secolo scorso) è quella in cui descrive l’esistenza di piani di realtà diversi dal nostro eppure con esso interagenti.

Oltre alle dimensioni che utilizziamo nel nostro spazio-tempo ordinario (le tre spaziali e la quarta temporale) Heim prevede altre due dimensioni, di natura non fisica, che per non confondere con quelle tradizionali battezza transcoordinate. Esse, denominate X5 e X6, presiedono ai processi di organizzazione della materia fisica. Le due appartengono allo spazio S2, che non ha niente a che fare con i concetti di spazio e di tempo. Si tratta di un ambito non fisicamente sperimentabile, ma postulato dalla teoria per dar conto di tutta una serie di fenomeni (come si vedrà più avanti). Esse (e questa è una delle caratteristiche più importanti della teoria) sono connotate in senso teleologico: in altre parole la loro azione appare orientata di volta in volta verso un determinato obiettivo.

X5 si occupa di definire il diverso livello di complessità dei fenomeni fisici, mentre X6 genera quei fenomeni per cui ciò che prevale in X5 si manifesta nel nostro ambito tridimensionale.

Il passaggio avviene attraverso il tempo: esso è ciò che lega i due piani di realtà.

I quattro mondi. Notare come appaiono concatenati, a partire dalla Luce Infinita verso il centro, sede dell'esistenza e dell'attività umana.

I quattro mondi. Notare come appaiono concatenati, a partire dalla Luce Infinita verso il centro, sede dell’esistenza e dell’attività umana.

Questo aspetto della teoria heimiana mi ha ricordato l’idea fondamentale nelle speculazioni dei cabalisti, già a partire dallo Zohar (uno dei testi fondamentali, attribuito a Simeon Bar Yochai, che lo compose nel XIII sec.) e poi successivamente perfezionato nella scuola di Safed a partire dalla metà del XVI secolo. Si tratta della dottrina dei “4 mondi”, concatenati in un ordine perfetto, che cerca di descrivere il processo di creazione.

Ne ho già accennato nel post Camminare con a fianco un Arcangelo.

Essa si sarebbe svolta a partire dal livello più elevato e sfuggente per l’uomo, quello più vicino alla divinità, o Atzilut (emanazione), scendendo via via verso Beriah (Creazione), Yetzirah (Formazione) fino a quello fisico, Assiah o mondo dell’azione, ossia la dimensione nella quale viviamo, corrispondente alla Sephirah Malkhuth (“il Regno”) dell’Albero della Vita.

Gli antichi cabalisti sostenevano che ogni cosa sulla terra ha una controparte nel mondo celeste, dunque a diversi livelli esso interagisce con la nostra dimensione, proprio come X6 decide quando nella realtà fisica si devono manifestare determinati fenomeni (vedi poco più avanti quando parliamo di condensazione).

Si fa cenno in più testi cabalistici che, più si sale verso Dio, più aumenta il grado di perfezione e di ordine. Allo stesso tempo qualsiasi movimento, cambiamento o azione nella dimensione di Malkhuth ha dirette ripercussioni nei piani superiori, fino ad arrivare a Dio.

La realtà fisica è una proiezione

Fig. 2  - i piani di Heim: un oggetto in S2, il piano delle informazioni, è proiettato in R3. Il tramite è il tempo!

Fig. 2 – i piani di Heim: un oggetto in S2, il piano delle informazioni, è proiettato in R3. Il tramite è il tempo!

Ritornando alla concezione degli spazi di Heim, la realtà viene a possedere le caratteristiche di una struttura dinamica, in cui si producono senza sosta fenomeni di interazione tra i diversi piani, grazie a due tipi di fenomeni:

a) distorsioni della struttura esadimensionale (4D + le due trasncoordinate). Le distorsioni nella griglia assumono un valore molto importante in quanto vengono percepite nel nostro spazio come processi energetici.

b) aggregazioni temporanee in S2 chiamate condensazioni (che possono essere di quattro tipi, ma non voglio andare oltre). La materia fisica (costituita dalle particelle subatomiche descritte dall’attuale Modello Standard) è creata dalla proiezione delle condensazioni a partire dal piano S2 nello spazio 3D.

Allo stesso modo in cui un’ombra, nel nostro famigliare spazio-tempo, è la proiezione bidimensionale di un oggetto reale in tre dimensioni su un piano, gli oggetti materiali del nostro modo non sarebbero altro che la proiezione di distorsioni a sei dimensioni della griglia heimiana (fig. 2). Il ponte dinamico fra queste strutture informative (X5 e X6) e la formazione della materia è rappresentato appunto dal processo di condensazione, mentre l’ente fisico che presiede al passaggio è il tempo.

Un’ulteriore caratteristica della teoria è che lo spazio e il tempo, analogamente all’energia per la meccanica quantistica, sarebbero quantizzati, ossia formati da unità discrete estremamente piccole: per lo spazio Heim parla di Metron, corrispondente a  6.15 * 10-70 m. Per il tempo Heim introduce il Cronon.

Per ora digeriamo queste informazioni… ma non è finita con Heim

Nel prossimo post, sempre dedicato a Heim, vedremo come la sua teoria permetta da una parte la comprensione anche per via razionale (ricordo che la Teoria del Campo Unificato è una teoria fisica) dei fenomeni finora giudicati non spiegabili dalla scienza ufficiale, e dall’altra conferma ciò che la Tradizione ha sempre enunciato riguardo a certi funzionamenti della realtà e dell’uomo. Non mancheranno poi le possibili applicazioni di questa nuova fisica, che alcuni studiosi da decenni stanno provando a realizzare, spesso nel segreto di laboratori nascosti a occhi indiscreti.


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