Pubblicato da: Paolo | 05/10/2011

La polarizzazione dei Chakra

Questo post nasce grazie a un commento ad un vecchio post sui luoghi sacri, inviatomi da un lettore del Blog. Stimolato dalle sue domande, ho fatto alcune ricerche e ho trovato alcune informazioni interessanti, che vi riporto volentieri.

Il passaggio del  post ( che era Luoghi ad alta energia: affinità funzionale con l’essere umano) probabilmente questo:

Come riporta R. Zamperini, la struttura a sei raggi (e relativi multipli, come nell’immagine qui sopra (fig. 2) relativa al rosone della Cattedrale di Trieste, che mostra un’imponente simmetria a 24 raggi),  è in grado di far entrare in una positiva risonanza il chakra cardiaco (contribuendo forse in qualche modo a far allargare il cuore ai fedeli presenti!).

La domanda di Vincenzo (che legge con molta attenzione e metodo i miei contributi nel Blog) era questa:

Queste interazioni grazie al numero dei raggi dei rosoni, lo ignoravo…ma xchè il 6 o multiplo proprio sul chakra del cuore (che é invece il 4°?) e non su un altro?

Da qui partirei per provare a dare alcune indicazioni in risposta alle sue mirate domande e riflessioni.

1) l’informazione sulla simmetria a 6 raggi l’ho ricavata da un libro di Zamperini (Anatomia Sottile, p. 115, in corrispondenza dell’esercizio n° 40). In questa sezione del libro l’autore afferma che dai suoi esperimenti risulta che i chakra hanno una struttura sottile polarizzata, ossia l’energia entra (ed esce) secondo piani preferenziali. In particolare:

a) il chakra di base (situato alla base della spina dorsale, collegato con la sopravvivenza fisica, e con tutto ciò che serve al nostro corpo per vivere) sarebbe polarizzato a 90°: l’angolo giro (che vale 360°) è quindi diviso in 4 settori da 90° l’uno, che corrispondono a 4 semipiani che si intersecano sull’asse del chakra, su ciascuno dei quali avviene di preferenza l’emissione e la ricezione dell’energia.

A me viene in mente il significato nella tradizione esoterica del numero 4, connesso in quasi sempre con l’idea della dimensione fisica (i quattro elementi, le quattro direzioni dello spazio ecc.; cfr. l’illuminante libretto Il linguaggio segreto dei numeri di Charles-Rafael Payeur, Edizioni l’età dell’acquario, a pag. 78).

Fig. 1-la rappresentazione del Chakra Muladhara, connesso con la dimensione fisica dell'uomo.

La rappresentazione del chakra Muladara, nella tradizione indiana, prevede una serie di quattro petali con al centro un quadrato (simbolo della dimensione terrena) e un triangolo (lo spirito): vedi fig. 1. Il concetto è quello della spiritualizzazione della materia di cui parla anche Payeur nel passo citato poc’anzi.

Anche in altre visioni chiaroveggenti (quali quelle riportate ad es. nel libro Miracoli con il Pranic Healing di Grand Master Choa Kok Sui, ed. EIFIS, II ed. , 2008, nell’inserto a colori), questo chakra appare con una simmetria interna a quattro raggi.

L’altra simmetria citata nel mio post  è quella a 6 raggi, o, se si preferisce, con angolo di polarizzaizione a 60° (l’angolo giro diviso 6 fa 60°) Questa disposizione sarebbe affine, sempre secondo Zamperini, alla modalità di “respirazione energetica” del chakra cardiaco. Sorpresa: qui la rappresentazione orientale è quella dei due triangoli sovrapposti, che possono simboleggiare l’unione degli opposti, funzione di armonizzazione che è tipicamente svolta dal “cuore” (fig. 2).

Fig. 2 - il chakra Anahata, o del cuore.

Se contiamo il numero di punte dei due triangoli ovviamente otteniamo sei, e se le uniamo otteniamo sei raggi a 60° l’uno dall’altro…

Nel citato Miracoli con il Pranic Healing troviamo una rappresentazione del cardiaco  a 12 raggi, numero che è un multiplo di sei, quindi siamo in una configurazione che in qualche modo è confrontabile a quella appena citata.

Anche nell’Albero della Vita, diagramma centrale nella Kabbalah,  la Sephirah Tiferet, che è al centro, ossia è un po’ il “cuore” dell’Albero, è la numero 6 (fig. 3). Cito anche questo esempio per dire che probabilmente il numero sei è connesso molto strettamente a questa funzione del chakra cardiaco, che, per il nostro sistema energetico, è quella di armonizzare al sé le esperienze e tutto ciò che, a livelli di coscienza più bassi, può essere percepito come estraneo.

fig. 3 -l'Albero della Vita nella tradizione cabalistica. Notare Tiferet, la sesta Sephirah, al centro.

Che dire? non resterebbe che sperimentare l’effetto che le geometrie a quattro, a sei ecc. hanno sui vari chakra. Per questo si potrebbero fare degli esperimenti su ciò che succede ai propri chakra in presenza di una struttura raggiata: secondo me sarebbe sufficiente testare il chakra fuori dalla chiesa e poi stando all’interno in corrispondenza della luce del Sole filtrata da un rosone con questo tipo di simmetria. Il Sole farebbe da fonte di energia pura, il rosone qualificherebbe l’energia sottile di quest’ultimo con la geometria raggiata, e a noi non resterebbe che testare l’effetto sul chakra.

Come si fa a testare un chakra? O si adottano tecniche che prevedono l’uso delle mani oppure con la radiestesia (di cui comincerò a parlare nel prossimo post).

Alla prossima, dunque!


Risposte

  1. Spiegazione perfetta!
    Secondo me c’entrano anche le onde di forma,non sono solo le emissioni del chakra con la loro direzione (a 6, a 4,ecc)
    Diciamo che la scienza accademica non mi risulta abbia uno strumento x dimostrare e quantizzare i flussi di energia attraverso i chakras…Ma il sottoscritto, mediante l’apparecchio della Zener con tecnica Yodoraku, che normalmente misura l’energia dei meridiani dell’agopuntura, quindi il profilo nostro energetico e indica con terapia allegata dove ci sono gli squilibri, misura anche i chakras! Come?Il discorso é molto semplice: l’elettrodo che emana un campo elettrico positivo di 100 microampere si mette sul punti di agopuntura dove , secondo i cinesi,sono localizzati i chakra, dei quali solo il 1° ano-genitale si preferisce misurare sulla sua proiezione posteriore, in corrispondenza di S1(prima vertebra sacrale) x ovvi motivi:se foste donna vi fareste da un medico maschio vi fareste toccare da un puntale ovattato sul vostro punto G?Non direi proprio!Bene, poichè la lancetta dell’apparecchio arriva fino a 100microampere, se il punto del chakra é in perfetto equilibrio, l lancetta misura 50 precise:variazioni superiori o inferiori indicano lo squilibrio del chakra stesso!ottimi studi durante i corsi di rei-ki dove gli allievi dopo già la prima attivazione avevano tutti i chakra a 50!

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